Voglio farvi una domanda a bruciapelo:
Conoscete il vostro corpo?
Se avete più di 12 anni, la risposta sarà probabilmente sì. Per esempio sapete esattamente dove sono collocati i vostri arti e come sono fatti, avete un’idea più o meno di come è fatta la vostra schiena perché l’avete visto in qualche foto che vi ritraeva al mare di spalle, o magari avete avuto la necessità di controllare come vi stava un vestito sul dietro mediante due specchi contrapposti. Magari avete addirittura nozione di dove sono posti gli organi principali dentro di voi, pur non avendoli mai visti, grazie a libri, trasmissioni televisive (vi ricordate CSI, scena del crimine? La serie tv che ha sdoganato le autopsie), documentari o quell’amico sfortunato che è stato operato un po’ di tutto.
Ma il pavimento pelvico?
Questa entità oscura, velata di mistero, di cui nessuno parla perché…perché non ne se parla?
Beh, intanto è una parte di noi intima per definizione. Probabilmente ci portiamo dietro tabù che vengono dal passato, quando persino parlare apertamente delle fasi mestruali era considerato inappropriato.
Con questo non voglio dire che sia sbagliato a priori mantenere una certa riservatezza per quanto attiene alle proprie vicende personali (anzi, oggigiorno la tendenza è quella opposta, facilmente ci si imbatte in soggetti che fanno oversharing sui social e raccontano dettagli intimi di cui avremmo volentieri fatto a meno). Però ignorare deliberatamente una parte così importante di noi è controproducente.
In breve, “Se non lo vedo non esiste” non si applica alle problematiche del pavimento pelvico.
Ok ma adesso siete curiosi e volete sapere cos’è, questo pavimento pelvico, dov’è, che cosa fa e perché dovrebbe interessarvi.
Perfetto, cominciamo dalla prima domanda.
Cos’è il pavimento pelvico?
Il pavimento pelvico non è altro che un insieme di muscoli, ossa, legamenti e tessuti molli. Proprio come il resto del nostro corpo. Ogni parte mobile del nostro corpo ha uno o più muscoli che, contraendosi, la “muovono”, ossia la rendono funzionante e funzionale. Questi muscoli per potersi contrarre hanno bisogno di ancorarsi, fare leva, su qualcosa di stabile (le ossa). Il complesso muscolo-ossa è ottimizzato da legamenti, che stabilizzano il tutto, e i tessuti connettivi e le fasce rivestono e compenetrano il tutto permettendo alla parte di muoversi con facilità, senza intoppi.
Questo nella fisiologia, cioè quando tutto funziona a dovere e non ci sono stati eventi lesivi di varia natura.
Sì, tutto molto interessante, ma non abbiamo capito dov’è il pavimento pelvico.
Beh, questa è la domanda numero due.
Immaginate di essere finiti nella cassa di un prestigiatore pazzo che si appresta a segarvi a metà per davvero. Ecco, se il prestigiatore vi affettasse di netto poco al di sotto dell’ombelico, voi potreste guardare il pavimento pelvico dall’alto (per poco, perché poi sareste morti).
La versione meno truculenta e più bucolica è che il pavimento pelvico è quella parte di noi che poggia sul sellino della bicicletta quando usciamo a fare una pedalata in una bella giornata di sole.
Ok grosso modo abbiamo capito dove sta.
Ma a cosa serve? Cosa fa il pavimento pelvico?
Cosa NON fa sarebbe più breve da descrivere.
Questo complesso di muscoli, ossa, fasce e legamenti a forma di cupola rovesciata (o di conca, o di amaca a seconda degli autori) che va sotto il nome di pavimento pelvico (alias PP):
– accoglie e contiene gli organi pelvici (vescica, utero, porzione terminale dell’intestino denominata retto) e provvede al loro corretto posizionamento;
– riceve e controbilancia le forze provenienti dall’alto (peso del corpo, spinta del diaframma respiratorio, pressione endoaddominale) e quelle dal basso, dagli arti durante la marcia ad esempio contribuendo ad una buona postura;
– assicura il corretto funzionamento delle funzioni viscerali degli organi che contiene, ovvero ci permette di fare pipì ed evacuare solo quando lo decidiamo noi (e scusate se è poco!);
– è un fattore chiave durante la gravidanza ed il parto.
Non vi basta? Allora sappiate anche che:
– gioca un ruolo importante nella qualità del rapporto sessuale (ora però non date tutta la colpa al PP!)
Resta solo una domanda a cui rispondere: perché dovrebbe interessarci il pavimento pelvico?
È sempre stato lì, ha fatto il suo dovere senza che io muovessi un dito fino ad oggi. Beh, sappi che non sarà sempre così, caro amico, cara amica.
Nell’arco della vita, per cause fisiologiche o patologiche, può accadere che il PP perda integrità e smetta di funzionare come ci si aspetterebbe. A Giugno di quest’anno la statistica parlava di 5 milioni di italiani, in prevalenza donne, con disturbo noto della continenza urinaria.
Aspettate, voglio che riflettiate su questo:
in Italia, 5 milioni di persone presentano il disturbo noto della continenza urinaria.
– Trascurando chi ha il problema ma non ne vuole parlare e/o non ha mai pensato di affrontare la questione con il proprio medico o uno specialista;
– tralasciando chi soffre di incontinenza di altro tipo;
– saltando a piè pari chi soffre di disfunzioni sessuali o dolore pelvico.
Se includessimo tutti questi, il numero di persone che soffrono di una disfunzione del pavimento pelvico in Italia potrebbe facilmente raddoppiare.
In questo momento, in Italia, una persona su 6 molto probabilmente soffre di una o più disfunzioni del pavimento pelvico.
Ora capite perché dovrebbe interessarvi?